Non è stato solo un sogno di roccia, di sabbia, di amicizia. E' stato un progetto che abbiamo realizzato nel novembre 2022 con Giovanna, Fiorenzo, Francesco, Paolino e Mario!
Verso l'arco di Burdah
Per uno scalatore il miglior modo per raggiungere questa meraviglia della natura è percorrere la via Orange Sunshine. Facile, non più di quarto grado, un insolito mare di placche ondulate e fessurate comunque da non sottovalutare... Caldo, 'route finding' e protezioni non sempre facili da piazzare.
Poi, fuori dalla via, si scende all'arco, ce lo si trova letteralmente sotto i piedi!
Ora si cala nel labirinto di mammelloni dalle forme a noi insolite, per toccare nuovamente le sabbie del deserto in una giornata che resterà impressa nella memoria!
Salim con brio
Non capita spesso di ridere a crepapelle in parete, ma quella volta...
Nel 2015 scaliamo Salim, una delle vie facili dei fratelli Remy, io Laura, Andrea e Pascal. Andrea sosta in un punto a noi invisibile dal basso e quando finalmente arriviamo sotto di lui ci sbellichiamo dalle risate fino a farci venire il mal di pancia: ha predisposto il punto di fermata su una clessidra in pieno strapiombo recuperando le corde con autentico aplomb anglosassone!
La via è divertente e suggestiva per le impressionanti pareti del Jebel Rum che la sovrastano e per gli echi che giungono dal sottostante villaggio di Rum.
The Haj
Eccoci qui! Fiorenzo, Franz, la Gio, Paolino e gli amici valtellinesi Christian, Saverio e Moghi - con i quali abbiamo condiviso questa esperienza di deserto - nel campo tendato di Khaled a goderci un meritato relax!
Oggi abbiamo scalato su "The Haj", una linea bellissima situata al margine meridionale del Wadi Rum.
Per fortuna, poi, da vicino ci si accorge che la roccia è ricca di piccole asperità per mani e piedi che facilitano la progressione! La via, la discesa, il contesto in cui ci si trova non tradiscono le aspettative!
Merlin's Wand
2019: siamo seduti all'ombra del Barrah Canyon e ci accingiamo a consumare il pranzo che la nostra guida beduina ci ha preparato su una grande coperta. Poi aggiunge: "Qui sopra si scala!". Alzo gli occhi e la riconosco subito: la fessura perfetta di Merlin's Wand...
2022: eccoci, finalmente! con Paolino, Francesco e Fiorenzo coroniamo questo piccolo sogno lungo 5 lunghezze da attrezzare a dadi e friends
Petra
Sembra paradossale, in una regione semi-desertica come quella in cui fiorì Petra (vi cadono annualmente da 100 a 200 mm di pioggia) ancora oggi sono le vie d'acqua quelle che consentono le migliori visite di questo fantastico sito archeologico!
I Nabatei, infatti, regimarono l'acqua, la incanalarono, la deviarono, la conservarono in enormi cisterne per coprire i fabbisogni della popolazione che nel periodo di massimo splendore contava 25.000 abitanti.
Siamo saliti all'altare del sacrificio nelle cui vasche di raccolta dell'acqua piovana veniva mescolato sangue sacrificale chissà, per un rituale di fertilità? e dal quale canaletti e cascatelle scendevano verso il fondo del Wadi Musa.
Abbiamo percorso in totale solitudine il suggestivo e angusto Wadi Muthlim, in cui i Nabatei deviarono le acque per toglierle dal Siq principale!